Quando si parla di reati commessi dai minori, tutti sanno che ai sensi del codice penale e del codice civile, i genitori rispondono per i figli non ancora 18enni. Questo vale naturalmente per il risarcimento del danno. Un genitore non potrà quindi, ad esempio, scontare il carcere per un reato commesso dal figlio, ma sarà chiamato in causa per risarcire la vittima del reato stesso in termini economici. La stessa cosa vale anche per i figli maggiorenni, e nello specifico per quanto riguarda i debiti? È quello che vedremo in questo articolo, dato l’interesse che questo argomento suscita molto spesso. La responsabilità civile e penale dei genitori per i comportamenti dei figli La prima cosa da chiarire è il più ampio concetto di responsabilità penale e civile di un soggetto che abbia dei figli, nei confronti delle azioni commesse dagli stessi. Come abbiamo anticipato nell’introduzione, i genitori rispondono per i figli, ma solo in determiniate circostanze. Questo concetto deriva da un fatto giuridicamente molto chiaro. Un soggetto è responsabile penalmente e civilmente (se capace di intendere e di volere) per ciò che fa. Un minore di 14 anni non è però mai imputabile, mentre un ragazzo di età compresa tra i 14 e i 18 anni è imputabile solo se se ne dimostra la piena facoltà mentale.

Facciamo un esempio concreto

Se un ragazzino rompe il vetro di una macchina, sarà il genitore a pagare per lui. Se un ragazzino ruba invece, i genitori non andranno in carcere, ma dovranno risarcire il negozio o il privato vittima del furto. Ciò premesso, ci sono de casi specifici in cui questo discorso diventa molta attuale. Potrebbe esserti capitato, quando eri minorenne, di aver firmato un contratto di vendita (le classiche enciclopedie vendute in strada o un telefonino per il quale hai firmato non avendo ancora 18 anni). In questo caso il debito ricade sui genitori solo se il contratto non viene annullati entro i 5 anni. Ma se il ragazzo è maggiorenne cosa accade?

Debiti dei figli maggiorenni: ricadono sui genitori?

Un ragazzo che abbia compiuto 18 anni, quindi maggiorenne, è responsabile di ciò che fa, e i suoi genitori non possono essere chiamati a rispondere per lui, perché la legge dà per assodato che il ragazzo sia nella piena facoltà di prendere le sue decisioni e poi di risponderne. Quindi va chiarito che i genitori non sono responsabili dei debiti contratti dai figli maggiorenni. Questo vale anche in circostanze particolari. Se ad esempio il figlio non lavora e non ha possibilità di pagare il suo debito, il genitore potrà (se lo decide) farsi garante del debito, ma non potrà esserne obbligato. La legge tutela i genitori anche nel caso in cui il figlio sia a carico della famiglia, proprio perché si dà per assodato che si tratta di due entità giuridiche (figlio e genitore) diverse e indipendenti. Come avrai potuto intuire quindi, questa norma legale tutela i genitori chiamati in causa da figli che nella peggiore delle ipotesi contraggono debiti per poi far ricadere su di loro la responsabilità.

Per approfondire l’argomento vedi:

  • https://www.studiocataldi.it/articoli/21413-quando-il-genitore-e-responsabile-dei-debiti-del-figlio.asp
  • https://www.laleggepertutti.it/278299_debiti-dei-figli-maggiorenni-ricadono-sui-genitori