La flessibilità del lavoro e la mobilità dei mercati obbliga le aziende ad affidarsi a figure specializzate nella gestione aziendale e nella pianificazione strategica delle attività. Ciò porta ad avere un maggiore interesse verso le persone che hanno conseguito una laurea in economia, perché hanno le competenze di base per poter essere inseriti all’interno delle organizzazioni con ruoli di coordinamento e di responsabilità.
Tra le conoscenze più ricercate nel mondo dei recruiter ci sono quelle in amministrazione aziendale, che secondo i dati consentono di trovare occupazione entro un anno per il 90% dei laureati entro un anno dall’ottenimento del titolo. Chi ha quindi una laurea in economia può investire innanzitutto in un master incentrato sulla business administration o simili e poi scegliere il settore e la mansione più vicina alle proprie aspirazioni. Il master si può seguire anche modalità telematica con le università online riconosciute dal MUR come Unicusano, così da avere la possibilità di gestire in autonomia il tempo di studio. Sapere come amministrare un’azienda apre le porte a numerose opportunità lavorative, alcune ancora poco conosciute o emergenti che rappresentano i lavori del futuro per i laureati in economia. Scopriamo quali sono i più richiesti.
Brand manager

 L’immagine di un’azienda, che sia essa di servizi o di prodotti, è ad oggi fondamentale non solo per emergere nel settore in cui si opera ma anche per costruire un rapporto di fidelizzazione con i propri clienti. Il ruolo del brand manager è quello di pianificare e gestire tutte le azioni che riguardano il lancio e la promozione di un brand. Le competenze economiche potrebbero essere utili per calcolare in maniera efficace i costi e i tempi per il ritorno dell’investimento e avere sempre ben chiaro l’andamento della campagna ed evidenziare con tempestività gli aspetti che non stanno performando e che quindi vanno modificati.

E-commerce manager

 L’e-commerce ha un livello di penetrazione negli acquisti tale da renderlo la modalità principale degli acquisti del futuro. Secondo i dati della Fondazione per la sostenibilità digitale, nel 2023 l’e-commerce raggiungerà un fatturato di 54 miliardi, con un aumento del 13% rispetto al 2022. I dati sono destinati a salire soprattutto perché adesso anche le piccole attività possono vendere online senza costi esorbitanti grazie a siti che offrono la gestione del servizio e-commerce con abbonamenti accessibili. Questa crescita contribuirà a creare nuove figure professionali, come l’e-commerce manager, che sarà sempre più richiesto per gestire la promozione, la vendita e la gestione degli incassi degli acquisti online. L’e-commerce manager, oltre alle competenze in economia, dovrà acquisire anche conoscenze specifiche in web marketing e mantenersi aggiornato su tutte le novità che riguarderanno le piattaforme di vendita online, anche a livello legale.

Product manager

La vastità e l’eterogeneità dei mercati e dei servizi a disposizione, ha reso indispensabili le figure deputate alla gestione del prodotto. Tra queste spicca sicuramente il product manager che, come si deduce dal nome, ha la responsabilità di seguire il prodotto in tutte le sue fasi, dal lancio al posizionamento di mercato. Il product manager può lavorare sia nelle grandi aziende sia nelle piccole aziende e può essere di supporto anche alle amministrazioni e agli enti pubblici se devono lanciare progetti specifici per una precisa utenza. Il prodotto è infatti ormai inteso in senso lato e lo stesso procedimento del ciclo di vita di un prodotto fisico viene applicato anche a servizi o a prodotti non tangibili. Il professionista che si occupa di prodotto può quindi anche operare come consulente e libero professionista per singolo progetto.

Data Analyst

 I big data sono l’oro contemporaneo delle aziende. La raccolta dei dati permette infatti non solo di conoscere i desideri dei potenziali clienti, ma anche di anticipare tendenze e bisogni. Occorrono dunque numerosi manager esperti in analisi dati che sappiano interpretare la mole di informazioni che ogni azienda raccoglie e utilizzarli in maniera strategica per raggiungere gli obiettivi previsti dal business plan.
Un laureato in economia sa ben destreggiarsi sull’analisi dati, ma per il futuro dovrà sicuramente acquisire anche competenze in AI, che è ormai protagonista in ogni ambito lavorativo. Basti pensare anche l’INPS utilizzerà l’Intelligenza Artificiale per aiutare i disoccupati a trovare lavoro, grazie all’adozione del sistema Affinity Scores, che utilizza le tecniche di machine learning per far incontrare domanda e offerta di lavoro.

Policy Maker Ambientale

 La sostenibilità ambientale è uno dei temi cardine del nostro futuro e saranno necessarie diverse figure professionali per portare a termine la transizione ecologica avviata con la Comunità Europea. Al di là degli obblighi normativi, le aziende, per salvaguardare il nostro pianeta, dovrebbero di comune accordo adottare politiche in linea con il rispetto dell’ambiente utilizzando sistemi di riciclo e riuso e attivando l’economia circolare. Il policy maker aziendale si occupa proprio di realizzare politiche interne all’azienda che siano in linea con la sostenibilità al fine di rendere la realtà in cui lavora virtuosa e capace di raggiungere gli obiettivi economici prefissati optando per la sostenibilità. Le competenze economiche in questo caso dovranno essere affiancate da conoscenze relative alle normative e opportunità in ambito green sia a livello europeo sia a livello internazionale.