L’arredamento è un elemento indispensabile per donare carattere a un’abitazione e spesso ci si trova davanti a un dilemma non facile da risolvere: è necessario impiegare un arredamento moderno o ricorrere a oggetti di antiquariato?

Naturalmente, la risposta non è sempre uguale per tutti: c’è chi preferisce lo stile della contemporaneità o al massimo le linee degli arredi vintage e invece chi non può fare a meno di mobili di pregio che sono sopravvissuti ai secoli.

In caso di indecisione può essere difficile capire quale sia la tendenza che si vuole perseguire per stabilire uno stile proprio: ecco perché esamineremo i punti di forza di ogni tipologia in modo da permettervi di compiere una scelta ragionata.

I vantaggi dell’arredamento moderno

L’arredamento moderno piace perché è quello più in linea con le tendenze contemporanee: in molti, infatti, amano le linee pulite dello stile minimal o la funzionalità di una cucina industrial. Oltre a questo, inoltre, è possibile anche personalizzare un mobile o un oggetto che deve ancora essere realizzato per essere sicuri che si accordi con il resto dell’abitazione sia dal punto di vista delle misure che da quello dell’estetica. In ultimo, una delle caratteristiche più amate di questa tipologia è la grande varietà di prezzi adatta ad ogni budget.

Naturalmente, però, anche l’arredamento moderno può presentare aspetti meno vantaggiosi, uno dei quali è la mancanza di personalità. Attenzione: non per forza un oggetto del nostro tempo non può essere originale, ma è necessario considerare il danno della produzione in serie che ha realizzato mobilio e decorazioni sicuramente belli, ma raramente realmente originali. In questo modo è possibile notare delle similitudini tra ambienti diversi fra loro eccetto poche varianti come il colore o il materiale.

Inoltre, il bisogno di produrre molti elementi in poco tempo può minare anche la resistenza e la qualità degli stessi: per questo motivo sono particolarmente soggetti alla rottura o alla deformazione anche quando vengono apparentemente realizzati con materiali resistenti come legno o acciaio.

I vantaggi dell’antiquariato

Cosa spinge qualcuno ad arredare un’abitazione con oggetti di antiquariato? Prima di tutto la personalità degli stessi, che è particolare in primo luogo perché si tratta di elementi di altri tempi dove l’estetica e le funzionalità erano ben differenti da quelle di oggi, e in secondo luogo per l’alto valore storico che essi hanno come testimonianze di epoche passate.

Inoltre, può sembrare paradossale ma mobili che potrebbero erroneamente essere considerati “vecchi” sono molto più resistenti di quelli prodotti nel pieno dell’industrializzazione: questo perché nei secoli passati materiali come legno e ferro venivano lavorati con attenzione e progettati per durare o essere sottoposti a lavori manuali senza danneggiarsi.

D’altra parte è vero che per sfruttare al meglio degli oggetti di antiquariato potrebbe essere possibile spendere cifre più o meno elevate: anche acquistando antichità in cattivo stato e per questo motivo a basso costo, occorre comunque considerare quanto si dovrebbe pagare per il restauro dei mobili. In ultimo non è possibile ricorrere a delle personalizzazioni, se non minime, in quanto si tratta di elementi già costruiti.

Combinare le due tendenze conviene?

Negli ultimi decenni è emersa una nuova tendenza che tende a combinare l’arredamento moderno e l’antiquariato per soddisfare il bisogno di funzionalità contemporaneo con la capacità di catturare l’occhio propria delle epoche passate. Per esempio, non è raro trovare ambienti arredati con stili tipici del Terzo Millenio ma accompagnati da almeno un mobile o un oggetto antico: in questo modo si può dimostrare la propria personalità, magari scegliendo elementi di un periodo storico o di un’area geografica che ci attirano particolarmente. Per farlo è necessario scegliere pezzi unici e inimitabili: oggetti e mobili d’antiquariato in grado di raccontare una storia unica e conferire personalità alla propria casa.

Un abbinamento sempre azzeccato è quello che vede l’accostamento di prodotti più recenti a poltrone, divani o tavoli dal gusto vintage, soprattutto se si riescono a reperire oggetti originali di design. Un’altra tradizione che passa mai di moda vuole l’adozione dello stile industriale dove predomina il ferro e il vetro, perfetto per introdurre delle lampade dei primi decenni del 1900 in qualsiasi stanza, soprattutto in cucina o in soggiorno.

Sempre facente parte dell’arredamento contemporaneo, lo stile shabby chic ricorre a colori tenui e elementi curvi per creare un’atmosfera ovattata e rilassante: si sposa perfettamente agli oggetti di antiquariato prodotti a cavallo del 1700 e 1800, quando il Romanticismo influenzava le arti figurative del continente europeo, o più semplicemente alle produzioni rustiche che ancora si possono trovare nelle case risalenti alla prima metà del XX secolo.