Aprire una azienda agricola, come per qualsiasi altra azienda, richiede una serie di preparativi burocratici ed operatività.
In questo articolo vedremo quali sono le principali incombenze da affrontare, in modo da ottenere il massimo dal proprio patrimonio immobiliare agricolo.
Come aprire un’azienda agricola da zero
Per aprire un’azienda agricola da zero, bisogna fare una cernita delle risorse finanziarie a propria disposizione per iniziare l’attività, oppure informarsi presso gli istituti di credito e comprendere le possibilità di finanziamento per aprire una nuova azienda agricola.
Per questo tipo di attività, a seconda delle regioni di appartenenza, vengono previsti anche degli incentivi e dei bonus relativi alla comunicazione (internet) per le nuove imprese.
In particolare occorre determinare le proprie necessità, individuare la zona in cui si desidera operare e comprendere la fattibilità in termini di Legge.
Eventuali incombenze a parte, ecco burocraticamente cosa occorre fare:
- Aprire una partita IVA agricola;
- Inviare la comunicazione alla Camera di Commercio del territorio di appartenenza, per registrare l’attività al Registro Imprese;
- Chiedere l‘apertura della posizione INPS (al proprio commercialista) per pagare i contributi;
- Ottenere un eventuale permesso da parte della ASL;
- Ottenere il requisito IAP (Imprenditore Agricolo Professionale);
- Eventuali autorizzazioni tecniche in campo agrario: contatta un esperto del settore, in modo tale che possa suggerirti minuziosamente eventuali documentazioni da acquisire.
- Scegliere la gerarchia aziendale (società, impresa individuale, di tipo amministrativo o patrimoniale).
- Abilitazione HACCP se oltre alla produzione agricola si provvederà con la vendita al dettaglio di prodotti alimentari (oppure conseguire un’attività di agriturismo e/o ristorazione).
- Tenere con sé i libri contabili;
- Individuazione della zona in cui si desidera operare: se si tratta di un’azienda biologica, bisogna fare riferimento alle aree protette o alle aree già coltivate; se si dispone di un terreno nuovo, è necessario consultare il territorio per capire quali aree sono ammesse a coltivazione.
- Acquisti delle macchine agricole: in base all’attività da compiere, diventa indispensabile scegliere l’attrezzattura e le macchine idonee all’agricoltura.
- Informarsi sugli incentivi fiscali: per questo tipo di attività in particolare, il Governo offre dei prestiti a fondo perduto. Suggeriamo di verificare il bando di interesse.
Ricordiamo anche di informarsi bene sui documenti di legge e sulle direttive europee. Bisogna anche conoscere le norme ambientali locali e quelle nazionali vigenti in materia di agricoltura.
Molto importante è essere in regola con le normative europee sulla sicurezza alimentare e sul consumo responsabile dell’acqua.
Sarebbe ideale mettere a punto un piano economico dal quale derivino i costi reali delle attività agricole che si intendono portare a termine. In questo modo avrai un confronto effettivo tra investimento e ricavo al netto.
Oltre a tutte le incombenze burocratiche da svolgere, sarà necessario pensare a delle macchine operatrici per lavorare il terreno e tenerlo pulito. Per le manutenzioni ed i tagliandi delle stesse potete rivolgervi a dei professionisti, oppure con il fai da te provvedere da soli: su rdsolutionsrl.com avrete la possibilità di acquistare i ricambi necessari.
Quanti soldi servono per aprire un’azienda agricola?
Se si volesse accedere a dei finanziamenti è necessario presentare un piano industriale e un business plan. È chiaro che i costi complessivi sono piuttosto alti, per una azienda individuale con un numero minimo di macchinari e quantità di terreno neanche troppo grande, le risorse finanziarie minime vanno dai 30 fino ai 40 mila euro.
I prezzi variano in base alla Regione italiana in cui avvierai l’attività, e in base alla vostra posizione sulla scelta di acquisto o di affitto del terreno.
Probabilmente conviene più locarlo a lungo termine piuttosto che comprarlo (se non si avesse sufficiente liquidità).
E’ anche utile informarsi circa la possibilità di accedere a dei finanziamenti stanziati dalla Comunità Europea o dallo stesso ministero per le politiche agricole, volto ad incentivare la ripresa di aziende nel settore dell’agricoltura.