Il registratore di cassa è uno strumento basilare ed essenziale per qualsiasi attività commerciale che non abbia l’obbligo di emettere fattura per documentare gli introiti e i corrispettivi percepiti nell’esercizio.
Sai di certo che il registratore di cassa emette o stampa lo scontrino, ossia il documento che attesta tutti i dettagli della vendita effettuata: la data, l’importo, l’identificativo dello strumento, i dati della tua azienda e il relativo numero progressivo.

Cos’è la defiscalizzazione del registratore di cassa?

Se è nota la funzione del registratore di cassa così come il suo ruolo come strumento di lotta all’evasione fiscale, meno nota è l’operazione di defiscalizzazione del registratore di cassa. Questa deve essere compiuta obbligatoriamente da qualsiasi esercente che chiuda la propria attività commerciale. È un passaggio molto importante nel caso di decida di chiudere bottega, perché ometterlo comporta delle sanzioni anche molto salate da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In termini pratici consiste in un’operazione di disattivazione del registratore di cassa, che deve però essere effettuata da operatori specifici.

Come si effettua la defiscalizzazione del registratore di cassa?

Per defiscalizzare il registratore di cassa e mettersi in regola l’iter da seguire in modo scrupoloso è abbastanza semplice. Basta portare il registratore in un laboratorio o centro specializzato ed autorizzato, che avvierà la procedura dopo aver raccolto tutti i dati necessari ed interromperà quindi la possibilità di emettere scontrini fiscali da parte dell’attività interessata. Sarà lo stesso laboratorio ad inviare comunicazione telematica all’Agenzia dell’Entrate, dichiarando la disattivazione e corredando un riepilogo dei dati del registratore di cassa dismesso ma anche del suo proprietario.
Si pensi che fino al 2014 per questa operazione era necessaria una raccomandata cartacea, mentre oggi il processo è per fortuna stato snellito in maniera sensibile.

Quali sono gli obblighi dopo la defiscalizzazione?

Dopo che la procedura è andata a buon fine, il proprietario deve per legge conservare il registratore di cassa per almeno 10 anni, essendo equiparato ai documenti contabili dell’attività. In alternativa, si potrà procedere con la sua rottamazione, consegnando i documenti relativi.

Quali sanzioni ci sono per la mancata defiscalizzazione?

Le sanzioni in vigore per chi chiude l’attività e non effettua la defiscalizzazione del registratore di cassa vanno da un minimo di 258 € ad un massimo di 1032 €. Ecco spiegato perché conviene seguire passo dopo passo la procedura descritta, evitando di incorrere in sanzioni e mettendosi in regola con le leggi fiscali.

Per approfondire l’argomento visita:

  • https://it.mobiletransaction.org/registratore-di-cassa-moderno-come-funziona
  • https://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/approfondimenti/102323/registratore-inoperoso-mancante-normativa-sanzioni.html