La tecnica dell’iniezione intravitreale per curare patologie a carico dell’occhio è relativamente di recente introduzione e ancora poco nota. Sebbene in molti la temano per le caratteristiche di invasività che richiama, scopriremo che questa pratica merita decisamente più rilievo in quanto utilissima per alcune situazioni anche gravi.

Cosa è e come avviene l’iniezione intravitreale

L’iniezione intravitreale si effettua attraverso un ago molto sottile che permette di introdurre direttamente nell’occhio uno specifico farmaco. L’ago viene inserito attraverso la sclera e dà la possibilità al farmaco iniettato di agire in maniera più diretta.
Il tutto si effettua in sala operatoria e in regime ambulatoriale con anestesia locale: come ovvio dovrà sempre essere un oculista qualificato a praticare questo tipo di intervento, e che potrò decidere se è il caso di passare all’anestesia generale.

Cosa si può curare con l’iniezione intravitreale?

Attraverso l’iniezione intravitreale possono essere curate con grande successo patologie anche gravi quali la degenerazione maculare o gli edemi maculari della retina. In questi casi, i farmaci cortisonici e i farmaci anti-VEGF (inibitori della formazione di nuovi vasi sanguigni) riescono a dispiegare meglio la loro efficacia perché vanno direttamente a contatto con la retina, e ciò aumenta la possibilità di successo.

Precauzioni post iniezione intravitreale

Dopo l’intervento di iniezione intravitreale sarà il medico stesso a fornire al paziente una lista di precauzioni e accorgimenti da seguire in maniera scrupolosa, unitamente ad un elenco di farmaci da assumere.
Questi includeranno di certo uno o più colliri da applicare sotto la palpebra inferiore mantenendo la posizione distesa e gli occhi chiusi per far agire il medicinale. Di sicuro almeno per i primi giorni sarà preferibile essere assistiti da un familiare.

L’occhio operato andrà tenuto bendato, e andrà protetto se si sta all’aperto con degli occhiali da sole per evitare qualsiasi tipo di luce; di notte sarà invece utile la conchiglia in plastica da applicare con dei cerotti che eviterà involontari urti su una parte in via di guarigione e appena operata.

Fondamentale sarà utilizzare sempre materiale sterile per la detersione dell’occhio, avendo cura di non strofinarlo per almeno un mese. Prudenza vorrà, infine, che almeno per qualche tempo non si compiano eccessivi sforzi fisici, ma per il resto entro poco tempo si potrà riprendere la vita normale, avendo cura di proteggere l’occhio per i primi tempi da acqua, urti o calore. Questi piccoli accorgimenti favoriranno la migliore guarigione dopo il delicato intervento.

Link di approfondimento

Per saperne di più sulle patologie che possono essere curate e risolte con successo da un’iniezione intravitreale, visita i seguenti link di approfondimento:

  • https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/edema-maculare.html
  • http://www.fondazionemacula.it/argomenti/edema-maculare-diabetico/